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24
Ott
2006

NERVI ALLA GALLERIA DI ARTE MODERNA: RAIMONDO REZZONICO UN IMPRENDITORE TRA ARTE E CINEMA

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Giovedì 26 ottobre alle ore 18.00 si svolgerà alla Galleria d’Arte Moderna di Nervi la conferenza "Raimondo Rezzonico, un imprenditore tra arte e cinema" a cura di Giò Rezzonico, figlio del collezionista nel corso della quale – una sorta di un’intervista condotta dalla direttrice della Gam Maria Flora Giubilei – verranno affrontati aspetti della personalità di Raimondo Rezzonico, la sua passione di collezionista, i suoi interessi, i legami con gli artisti, con le gallerie d'arte, il suo ruolo come Presidente del Festival Internazionale del Cinema di Locarno, il suo amore per Firenze.  

L’appuntamento fa parte degli eventi collaterali previsti per "I modelli di Narciso", attualmente in corso proprio alla Gam di Nervi dove dall’11 ottobre  sono in mostra cinquanta opere (tra dipinti, disegni e fotografie) selezionate all’interno della collezione di Raimondo Rezzonico, acquisita di recente dalla Soprintendenza di Firenze per arricchire la celebre raccolta di autoritratti  del più importante museo italiano. Alla Gam si possono ammirare fino all’11 febbraio del prossimo anno gli autoritratti - specchio degli stati d’animo e dell’interpretazione di sé - nell’arco di un secolo, di molti maestri internazionali, tra i quali Afro, Giacomo Balla, Joseph Beuys, Francesco Clemente, Giorgio De Chirico, Achille Funi, Antonio Ligabue, Oscar Kokoschka, Fernand Léger, Mario Mafai, Henry Matisse, Giacomo Manzù, Guido Peyron, Francis Picabia, Michelangelo Pistoletto, Ottone Rosai, Georges Roualt, Gregorio Sciltian, Scipione, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Victor Vasarely.

Raimondo Rezzonico (1920-2001), famoso imprenditore ed editore del Canton Ticino e presidente del Festival internazionale del cinema di Locarno, era – lo ricordiamo – un appassionato amante dell’arte e grande collezionista. Nel corso di quarant’anni ha raccolto oltre a opere dei maggiori pittori e scultori del ‘900, una cospicua collezione di autoritratti, ceduta ora dagli eredi agli Uffizi. Raimondo Rezzonico era molto legato a Firenze, città in cui visse per qualche tempo con tutta la famiglia e dove acquistò una casa che divenne nel tempo rifugio e luogo di riposo. Dopo la sua morte, avvenuta quattro anni orsono, gli eredi desiderando non smembrare la raccolta, hanno voluto legarla agli Uffizi, con un’offerta vantaggiosa per lo Stato italiano.