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29
Apr
2006

UN TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE' A SATURA DAL 6 MAGGIO

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DíARTE E DI VITA sabato 6 maggio 2006 ore 17,00 tributo a Fabrizio De AndrÈ. A cura di Antonella Ferrara . Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, síinaugura, nella sede dellíAssociazione Culturale Satura (piazza Stella 5/1), sabato 6 maggio 2006 alle ore 17:00, la mostra , tributo a Fabrizio De AndrÈ. A cura di Antonella Ferrara ìDíarte e di vitaî rappresenta una modalit‡ armonica di utilizzo di discipline conglobanti nelle Arti Visive Applicate: Fotografia, Fumetto e Illustrazione si alternano in una comune ispirazione creativa, quella che scaturisce da Genova, con il suo mare, i suoi vicoli, i suoi profumi, vissuti dal sentire profondo di un grande suo figlio, Fabrizio De AndrÈ e rivissuti, liberamente interpretati da un gruppo di artisti, giovani emergenti e firme autorevoli, accomunati dallí indomabile amore per líArte e dallí emozione - ricordo per il cantautore che ì ha preso i cuori î di tutti noi. I racconti per immagini sono egregiamente supportati dalla documentazione artistica delle 18 riproduzioni fotografiche, tutte in B/N, di Adriano Silingardi. Líesposizione ha potuto anche arricchirsi grazie al contributo della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Genova che ha fornito, oltre a 12 foto, appartenenti al proprio archivio storico, la presentazione multimediale del sig. Mauro Bianchini, finalizzata a testimoniare il tragico affondamento della London Valour. Le 34 elaborazioni grafiche, dai colori pieni o sfumati, dai neri densi o acquerellati, sono firmate da: Anselmo, Bagliani, Cacciabue, Crivello, De Pasquale, Dupont, Faccini, FranzÚ, Galleano, Leto, Livi, Maio, Marciante, Origone, Padovani, Tosi. Ed ecco, in mostra le canzoni-poesie : La citt‡ vecchia, Via del Campo, Bocca di Rosa, Creuza de ma, A Pittima, A Dumenega, A Cumba, MÈgu MÈgun, Un Giudice, Sidone, Sin‡n Capud‡n Pasci‡, A Áimma, Da a me riva, Le acciughe fanno il pallone, Dolcenera, Il Fannullone, La canzone di MarinellaÖ Ciascuna, interpretata e rivisitata, attraverso le proprie memorie, le proprie libere associazioni, il proprio sentire .