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29
Apr
2010

UNA REGINA A PALAZZO ROSSO

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GENOVA. E’ aperta al pubblico da venerdì 30 aprile a Palazzo Rosso l’esposizione “Anna Pieri Brignole-Sale - la cultura di una “regina” tra repubbliche e imperi”. In mostra i ritratti, gli oggetti personali, parte degli arredi e alcuni degli splendidi libri appartenuti alla gentildonna che, sposatasi nel 1783 con Anton Giulio III Brignole-Sale, fu una delle protagoniste della società genovese dell’Antico Regime ormai al tramonto. Proprio in virtù del ruolo di spicco assunto in città venne soprannominata “la regina Anna”. Una “sovrana” molto particolare, in una Repubblica dove, proprio nel salotto da lei aperto nel suo appartamento, la cultura illuminista teneva banco e ed ebbero spazio le prime idee rivoluzionarie arrivate dalla Francia.

Agli interessi per la letteratura, il teatro e l’arte, aggiunse quello per la politica in tempi assai burrascosi che la videro protagonista in linea col mutare dei tempi, visto che in piena età napoleonica la si ritrova dama di palazzo e contessa dell’Impero. La sua parabola si affiancò a quella di Bonaparte: seguì Maria Luisa d’Austria a Vienna, dove morì nel 1815.

Segno fortissimo del suo spirito è l’inventario della ricca biblioteca personale, che esordisce con i trentasette volumi delle opere di Jean-Jacques Rousseau.

La mostra è aperta a Palazzo Rosso fino al prossimo 18 luglio.