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04
Set
2019

Che inverno ci attende? Le previsioni meteo per la fine del 2019

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L'inverno che ci aspetta potrebbe essere contraddistinto da temperature gelide, almeno secondo molti esperti: le previsioni lasciano ipotizzare che stiamo per andare incontro a una delle stagioni invernali più fredde degli ultimi dieci anni. La colpa sarebbe da attribuire alla Nina, così battezzata per mettere in evidenza la sua natura contraria a quella del Nino: in sostanza il clima di tutto il Vecchio Continente nei prossimi mesi risentirà di arrivi molto probabili di aria artica. Il nostro Paese non sarebbe escluso da questo fenomeno, e di conseguenza ci ritroveremmo alle prese con un netto calo delle temperature che non coinvolgerà unicamente il Nord Italia ma anche le regioni del Sud.

 

Prepariamoci al freddo

Ma quali sono le ragioni per le quali si verificherà un così drastico cambiamento del clima? Come si può verificare leggendo il sito di Meteo Giuliacci, un fenomeno di questo tipo si concretizza nel momento in cui si verifica un crollo delle temperature delle acque del Pacifico, il che sta già succedendo. Il clima di tutta Europa non può che risentire di tale situazione. La Nina, come detto, è l'opposto del Nino: in pratica, le condizioni di circolazione atmosferica e di circolazione oceanica consuete si amplificano e si moltiplicano. Ecco perché quasi tutti i meteorologi sono concordi nel ritenere che i prossimi mesi saranno piuttosto freddi. Arriveremo al paradosso di dover rimpiangere il caldo torrido dell'estate che si è appena conclusa?

Il surriscaldamento del pianeta

A questo punto, di fronte alle previsioni di un inverno gelido, qualcuno potrebbe ribattere che allora non è vero che il pianeta si sta surriscaldando. In realtà, però, sembra che sia vero proprio il contrario: insomma, una delle conseguenze dell'aumento delle temperature della Terra è rappresentata proprio dalla continua alternanza tra periodi molto caldi e periodi molto fredddi. Si ha a che fare, pertanto, con escursioni termiche particolarmente intense.

Il problema è il clima, non il meteo

Gli esperti del settore spesso sottolineano che noi non dovremmo preoccuparsi tanto del meteo, quanto piuttosto focalizzarci sul clima. La differenza sta nel periodo temporale che viene preso in considerazione. Quando si parla di meteo, infatti, si fa riferimento alle condizioni atmosferiche relative a un periodo breve per una certa area geografica: pochi giorni o al massimo una settimana. La concezione di clima, invece, richiama una nozione molto più ampia, tanto dal punto di vista temporale quanto a livello spaziale. In effetti la climatologia si occupa di indagare periodi decisamente lunghi: si parla di decenni o addirittura di secoli. Sono i cambiamenti climatici di cui il pianeta è protagonista che faranno sì che l'inverno che ci aspetta avrà un meteo freddo. Tali cambiamenti, per altro, sono provocati solo dall'azione umana: su questo la comunità scientifica non ha dubbi.

Che cosa accade per colpa dei cambiamenti climatici innescati dall'uomo

Le ondate di caldo e la fusione dei ghiacciai sono solo due esempi tra i tanti che possono essere menzionati quando si pensa ai cambiamenti climatici e alle conseguenze che essi innescano: ma lo stesso discorso si potrebbe fare per il notevole incremento del numero di uragani, che dipende dal riscaldamento globale. Una vera e propria malattia che sarebbe opportuno curare nel più breve tempo possibile. Ridurre le emissioni di anidride carbonica è uno dei primi passi che dovrebbero essere compiuti a questo scopo, ma ognuno di noi nel proprio piccolo può rimediare e migliorare il proprio impatto ambientale. Come? Per esempio cercando di riciclare di più e prestando attenzione alla raccolta differenziata, ma anche limitando il ricorso alle automobili ed evitando gli sprechi di energia sia in casa che fuori.