Biglietti da visita, ecco perché sono importanti ancora oggi
Anche nell'epoca di video virali e social network, i biglietti da visita rimangono importanti per dare valore a un brand. Tali elementi, che non di rado vengono sottovalutati, meritano di essere presi in grande considerazione da chi intende comunicare con i propri clienti (e non solo) in modo efficace. I biglietti da visita forniscono un'idea chiara e precisa del marchio che rappresentano, e anche per questo motivo vanno curati con la massima attenzione, sia dal punto di vista grafico che sul piano qualitativo. L'aspetto visivo, infatti, determina la resa finale di ogni biglietto, ma è altrettanto utile pensare alla fattura, e quindi ai materiali che vengono utilizzati per la produzione.
La grammatura e il formato
Parlare della realizzazione di un biglietto da visita vuol dire, per esempio, fare riferimento alla grammatura. Quando si usa una carta eccessivamente sottile si commette un errore, poiché ci si ritrova tra le mani un biglietto sin troppo leggero, che finisce per logorarsi con troppa rapidità, soprattutto in corrispondenza degli angoli che si sbeccano nel giro di poco tempo. Non è difficile intuire quali possano essere gli effetti di un biglietto da visita che si rovina subito, sinonimo di una scarsa professionalità.
Un altro aspetto su cui vale la pena di focalizzarsi nel creare biglietti da visita, poi, è quello relativo al formato: un biglietto non può essere troppo piccolo, perché rischia di perdersi o di rovinarsi, ma neppure troppo grande, perché risulta ingombrante e fastidioso. Da questo punto di vista, comunque, non ci vogliono grandi sforzi di fantasia, nel senso che è già previsto un formato standard e tanto vale farvi affidamento. Si tratta di un biglietto rettangolare, che può assumere altre forme solo nel caso di un'azienda di design o di un professionista della creatività: in tutte le altre circostanze è meglio non pensare a forme esagonali, a pieghevoli o a bordi spuntati.
Il biglietto da visita deve essere plastificato?
Uno degli interrogativi che è lecito porsi nel momento in cui si pianifica la produzione di biglietti da visita per un'azienda ha a che fare con la necessità di plastificarli o meno. La risposta a tale quesito, in realtà, dipende soprattutto dal tipo di lavoro che si svolge: in linea di massima è consigliabile non plastificarlo, non solo per risparmiare ma anche per consentire di scrivere sul biglietto un appunto (un indirizzo, un numero di telefono, una casella di posta elettronica, e così via). Piuttosto, si può ipotizzare di ricorrere ai caratteri in rilievo, che costituiscono sempre e comunque un valore aggiunto.
Il valore del colore
Proseguendo nella disamina delle peculiarità che possono incidere in senso positivo o in senso negativo sulla resa di un biglietto da visita, non si può che badare al colore. Il bianco è nella maggior parte dei casi la soluzione più indicata, anche perché assicura il massimo della leggibilità e può essere sfruttato senza problemi non solo per qualsiasi tipo di scritta, ma anche per i loghi. Nel caso in cui l'azienda abbia un colore distintivo, comunque, si può adoperare quello, ma a patto che non crei confusione.
Stampa fronte e retro: sì o no?
Infine, c'è da pensare alla stampa fronte e retro: vietata nel caso in cui si decida di porre un calendario nella parte posteriore, suggerita in tutte le altre circostanze, magari per mettere in evidenza il logo della società.