Compressori a vite ed efficienza energetica: soluzioni per migliorare
I compressori a vite sono in grado di riscaldare una notevole quantità di olio in presenza di un alto rapporto di compressione. Quali sono le conseguenze di tale peculiarità? Ne abbiamo parlato con gli esperti di Dorin compressori.
Cosa comporta la correlazione tra alto rapporto di compressione e riscaldamento di importanti quantità di olio da parte dei compressori a vite?
Il tutto implica valvole a tre vie per fare in modo che l’olio possa essere miscelato alla temperatura adatta, oltre a grandi scambiatori di calore e a grandi separatori di olio. Per i nuovi refrigeranti come R449A ci sono temperature di scarico perfino superiori. Inoltre, c’è bisogno di un economizzatore per far sì che migliori l’efficienza in LT. Poiché quando il compressore a vite viene avviato l’olio non esercita alcuna pressione sui cuscinetti, è preferibile installare sul separatore dell’olio una valvola di regolazione della pressione, affinché il tempo di funzionamento del compressore possa essere ridotto in assenza di lubrificazione forzata all’avvio.
E per i compressori a pistone a due stadi che cosa cambia?
Il sistema è nel complesso più semplice, così come i controlli e la procedura di installazione. Un compressore doppio stadio a pistoni, in effetti, può essere considerato la soluzione da preferire per quasi tutte le applicazioni a bassa temperatura, non solo dal punto di vista dell’efficienza, ma anche per ciò che concerne il costo in rapporto alla complessità del sistema di refrigerazione. Dorin propone una nuova gamma di compressori a 8 cilindri a doppio stadio, che si fanno apprezzare per la facilità di manutenzione che li contraddistingue e per la semplicità con cui possono essere sottoposti a revisione.
Ci sono altri aspetti che meritano di essere messi in evidenza?
Con questi dispositivi i costi di sistema sono minori rispetto a quelli richiesti dai compressori a vite. Inoltre, le prestazioni dal punto di vista dell’efficienza sono ottimali, visto che nel confronto con i compressori a vite equivalenti il consumo di energia è quasi della metà. La nuova gamma 2S-H7 si fa notare per il suo design speciale, in virtù del quale non sono presenti tubazioni esterne: questa è una differenza significativa rispetto ai modelli della concorrenza, e implica dimensioni più ridotte. Ma ci sono anche altri vantaggi che derivano da tale peculiarità: in primis, meno rischio di perdita del refrigerante; inoltre, la facilità di assemblaggio del sub-cooler.
In sintesi, qual è il tipo di compressore da ritenere migliore rispetto agli altri?
Per rispondere è necessario tener presente che in genere le applicazioni industriali presuppongono una capacità frigorifera elevata. Di solito si preferiscono i compressori a vite, che vantano valori di spostamento volumetrico molto elevati, ma come abbiamo visto questa non rappresenta l’opzione ideale, almeno sotto il profilo tecnico. Ogni tecnologia di compressione – pistoni, vite o scroll – è in grado di garantire i valori di efficienza più alti con condizioni di funzionamento differenti. Il rapporto di compressione è il parametro da valutare per considerare l’efficienza isentropica e il suo andamento.
Ci parlate di Dorin?
Siamo un’azienda che è stata fondata più di 100 anni fa, nel lontano 1918. Per garantire i più alti standard di robustezza, di affidabilità e di efficienza, sottoponiamo ogni componente a verifiche meticolose che hanno lo scopo di appurare la conformità agli standard di qualità. Controlli continui sono attuati anche per le varie fasi del ciclo produttivo, che – in virtù di una costante innovazione dei processi – garantisce un livello molto elevato di personalizzazione, sempre alla ricerca della massima produttività. La conformità alle norme EN ISO 9001 viene sempre rispettata, al pari di tutte le direttive europee del settore.