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13
Gen
2009

LA LOGISTICA IN FRANCIA. SETTORE IN CRESCITA SOSTENUTO DALLE RIFORME INTRODOTTE NEL 2008

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Nel corso degli ultimi anni, la logistica è diventata a pieno titolo un importante settore economico che mostra considerevoli prospettive di sviluppo. Oggi le attività logistiche raggruppano oltre un milione di società in Europa che danno lavoro a circa 5 milioni di persone (di cui 1.516.000 nella sola Francia) e fatto interessante, sono tra le attività economiche più aperte alla dimensione internazionale.

 All’origine dell’espansione di queste attività, vi sono numerosi fattori: la mondializzazione, lo sviluppo del comparto container, una rete stradale e ferroviaria europea di qualità, gli investimenti realizzati nelle piattaforme portuali ed aeroportuali, l’emergenza del trasporto combinato mare/terra, i progressi nel settore dell’IT e delle telecomunicazioni che consentono una gestione ottimizzata del trasporto e dello stoccaggio,...

 La Francia è stata pioniera della rivoluzione logistica iniziata negli anni ‘80 e si prevede che il numero degli operatori è destinato ad aumentare ulteriormente con lo sviluppo dell’outsourcing delle attività logistiche da parte delle imprese industriali e commerciali. A fianco di importanti gruppi specializzati francesi quali Norbert Dentressangle, Stef-TFE, Géodis, FM Logistics, operano in Francia anche numerose imprese internazionali: Fedex, DHL, Kuehne & Nagel, Arvato Services, Schenker, Ziegler, Kaoten Natie, Wincanton, Nippon Express, NYK Logistics, che realizzano consistenti e ripetuti investimenti per installare piattaforme logistiche in tutta la Francia.

 Recenti investimenti hanno confermato l’attrattività della Francia per gli operatori logistici che si è piazzata nel periodo 2003/2007 al primo posto in Europa con 176 progetti di investimento: ad esempio, IKEA ha deciso di realizzare un nuovo centro logistico a Fos-sur-Mer nella regione di Marsiglia che con 500 nuovi posti di lavoro servirà a partire dal 2009 i 36 punti vendita del Sud dell’Europa, mentre Amazon ha aperto nel 2007 un secondo centro di distribuzione nella regione del Loiret, nel centro della Francia, con 200 nuovi posti di lavoro.

 Come sottolinea Philippe Favre, Presidente dell’Agence Française pour les Investissements Internationaux « La Francia dispone di numerosi punti di forza ed è in grado di offrire alle imprese del settore, molteplici opportunità di sviluppo: una posizione geografica estremamente favorevole che le conferisce un’apertura naturale all’Europa, con facilità di accesso a un mercato di 450 milioni di consumatori; una rete di trasporti moderna, di alta efficienza e sicurezza, perfettamente interconnessa ai principali paesi europei; un mercato maturo aperto alla concorrenza e trasparente per i nuovi arrivati, con operatori competenti nell’intera catena logistica; un parco immobiliare gestito da amministrazioni locali che assicura un’offerta interessante in termini di locazione di magazzini. I costi di locazione sono molto competitivi: € 53/m² a Parigi e € 50 a Lione, rispetto a € 179/m² a Londra, € 109 a Barcellona, € 63 a Rotterdam e € 70 a Monaco di Baviera.”

 

L’attrattività della Francia è stata ulteriormente accresciuta da diverse riforme intervenute nel corso del 2008:

quella dei porti autonomi e del lavoro dei portuali prima di tutto, con il trasferimento della gestione tecnica ad operatori privati e l’introduzione di nuovi contratti relativi sia alle attrezzature industriali che alla manodopera salariata (legge del 4 luglio 2008). L’obiettivo è di  riportare i porti autonomi francesi nella competizione europea, rafforzandone la competitività e la produttività al fine di portare il traffico annuale da 3,5 milioni a 10 milioni di container entro il 2015. Per questo, lo stato investirà 445 milioni di euro entro il 2013, che dovrebbe portare alla creazione di 30.000 posti di lavoro. Per un posto di lavoro portuale, vi sono da 7 a 8 posti indotti che valorizzano l’intera filiera logistica. Il piano di rilancio di 7 tra i principali porti francesi (Le Havre, Marseille-Fos, Dunkerque, Rouen, Nantes-Saint-Nazaire, La Rochelle e Bordeaux), avrà dunque un’incidenza sull’insieme della catena logistica francese.

 La Francia ha anche avviato la riforma delle concessioni aeroportuali con l’apertura agli operatori privati. Gli aeroporti con un traffico superiore a un milione di passeggeri sono stati trasformati nel 2007 in società di gestione aeroportuale (SEA) di diritto privato con capitali pubblici; ciò interessa gli aeroporti di Toulouse-Blagnac, Lione, Bordeaux, Marseille, Aix-Les-Milles, Marignac-Berre, Montpellier, Nizza, Cannes e Strasburgo.

 Inoltre la Francia è fortemente impegnata in vari progetti europei che contribuiranno a dare slancio al settore della logistica: la deregolamentazione del trasporto merci ferroviario in Europa (oggi sono 7 le imprese ferroviarie che fanno concorrenza alla SNCF e hanno conquistato una quota di mercato del 7,6% in termini di tonnellate-km –dati 2007 ), la creazione di corridoi di maggior ampiezza con progetti di 3 nuove autostrade ferroviarie, in particolare verso la Spagna e l’Italia e 2 autostrade del mare, l’apertura di reti di canali europee di ampio pescaggio come il progetto Senna Nord che nel 2015 collegherà il Bacino parigino al Nord-Pas-de-Calais e quindi ai porti del Nord dell’Europa.