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12
Set
2009

LE CUCINE SCHIFFINI DOPO L' ORIENTE CONQUISTANO L' AFRICA

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Si chiama Mesa, l'ultima nata delle cucine Schiffini. Un nome che pronunceranno facilmente a Lagos, in Nigeria dove, a ottobre, l'azienda spezzina aprirà un punto vendita, dopo gli showroom inaugurati di recente a Shangai e New York. Tre nuovi punti vendita che si aggiungono ai 21 negozi monomarca in Italia ed ai 25 all'estero. Più della metà dei 25 milioni di fatturato della Schiffini sono realizzati all'estero. "È la testimonianza - dice Enrico Schiffini - che esiste, indipendentemente dal luogo, una fascia di persone con eguali propensioni all'acquisto che apprezza il nostro lavoro. Noi vendiamo negli Stati Uniti come in Corea o in Thailandia". C'è molto orgoglio nelle parole dell'imprenditore spezzino che guida l'azienda nata negli anni Venti per produrre arredamento di interni per navi militari e civili. La svolta arriva nel primo dopoguerra e negli anni sessanta nasce Prima, cucina componibile all'americana interamente in legno. "Voglio un'azienda aperta alla cultura - prosegue Schiffini - a persone che possano dare apporti diversi. E poi innovare è la mission dell'azienda. Siamo stati i primi a realizzare una cucina interamente in legno, a riproporre il marmo, a fabbricare una cucina tutta in alluminio". Tre le divisioni in cui è organizzata l'azienda: Retail, che segue i punti vendita di cucine individuali; Contract Division, che opera in prevalenza all'estero; Marine, che realizza cucine per grandi yacht. Attualmente nell'azienda spezzina lavorano 150 dipendenti, per 80 dei quali è stata da poco scongiurato il rischio cassa integrazione. La crisi era legata a trasformazioni dello stabilimento ma la voglia di innovare e migliorare continuamente il prodotto unita al contenimento dei costi di produzione ha consentito di scongiurare il pericolo riportando la Schiffini sulla cresta dell'onda.

Fonte Cna