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20
Feb
2012

Genoa Chievo 0 a1 .Continuano le "musse" rossoblu

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altSconfitta rossoblu con le solite modalità di Marino e la sua band. I 9 punti conquistati in 8 gare (24), i 20 gol incassati ed i 12 realizzati , Genoa sconfitto in 5 gare , neanche un pareggio , 6 sconfitte se si considera anche la CoppaItalia, neanche una rete realizzata nelle ultime tre gare non sono

numeri(per adesso) di una disfatta(considerati i 30 punti e la classifica), ma che devono far riflettere: Società, Tecnico e giocatori. Il Genoa che faceva tremare tutti al Ferraris, ha fatto karakiri tra le braccia della “mamma”, contro il Chievo reduce da due sconfitte consecutive, come il Grifone. All’uscita del Ferraris tutti si chiedevano di chi sono le colpe ? Premesso che nel calcio è sempre difficile trovare un unico colpevole, la sensazione vera è che alla fine ad uscirne non bene è proprio la società . Malesani perdeva, giustificandosi che la rosa a disposizione non era all’altezza, dimenticandosi che l’aveva decantata in estate ed aveva programmato varie sessioni di esami fino al 31 di agosto con tutti promossi; Marino, pur non essendo stato scelto per il progetto, con le sue mosse tattiche e i


giocatori che mette in campo e con i cambi va diritto sulla strada dell’ex allenatore confermando la vecchia teoria, sulla consistenza tecnica dei calciatori a disposizione. Gli alibi sono tanti per tutti ma non portano il Grifone da nessuna parte.

Su Genoa Chievo , i clivensi hanno fatto quello annunciato alla vigilia. Non hanno fatto giocare il Genoa , hanno atteso l’errore della difesa rossoblu, regolarmente arrivato, e dopo gestito il vantaggio, con falli tattici, (6 cartellini gialli) perdite di tempo e ripartenze, dimostrando carattere, palle ed occhi da tigre. Marino ad inizio partita aveva schierato il Genoa con il 3 5 2 , Di Carlo gli ha dato subito tatticamente scacco matto passando dal 4 3 2 1 annunciato, ad un robusto 4 1 4 1, riprendendosi la superiorità a centrocampo, subito dopo il fischio iniziale del d.d.g. La difesa a tre rossoblu schierata in modo non consono secondo i dettami tattici, non era composta da tre difensori centrali, di cui 2 devono marcare ad uomo e il terzo fungere da libero, è stata subito in balia degli avversari , non per colpa dei singoli difensori, perché i clivensi attaccavano con 5 calciatori(compresa la prima punta), senza dare punti di riferimento. Thereau, prima del gol , solo, senza saltare, bucando un facilissimo calcio di rigore di testa davanti a Frey, doveva essere un importante campanello d’allarme che probabilmente non ha suonato nella testa di Marino e dei calciatori genoani. Il gol del Chievo, dopo 10 minuti, , nasceva da un’altra sbagliata interpretazione della fase difensiva e di una difesa messa male.

Errori gravissimi che in serie A non vengono perdonati ! Molte potrebbero essere le considerazioni sulla sconfitta del Genoa contro il Chievo, ma si possono riassumere in poche parole: centrocampo lento, difesa sempre in ambasce, giuoco che ha vissuto sui nervi, senza Gilardino neanche una combinazione di giuoco, Palacio solo in attacco, quasi inutile tatticamente, salvato solo dalla sua classe , giuoco orizzontale mai verticalizzato per paura di sbagliare , esterni che difficilmente raddoppiavano, pressing poco ragionato ed a vuoto da parte di coloro che correvano di più, difesa senza diagonali e raddoppi che hanno permesso come nelle altre partite agli attaccanti avversari di colpire indisturbati, calciatori rossoblu con buona volontà ma con poca gamba per poter incidere e palloni alti scaraventati in aerea di rigore, tanti alla viva il parroco, davanti a Sorrentino, che facevano la gioia dei difensori “pennelloni” dei Mussi volanti. Ma quello che probabilmente in futuro darà più da pensare a Marino, sarà che quando gli avversari alzano i ritmi, tutti fregano il Vecchio Balordo, è sempre accaduto , anche in occasione delle belle vittorie casalinghe contro Napoli,Udinese e Lazio.
Ora è inutile prendersela con Marino che ha certamente le sue colpe. Dopo aver vinto 3 partite con un modulo funzionante specialmente al Ferraris, Marino ha deciso di cambiare tatticamente con giocatori fuori ruolo che non ha fatto felici coloro che hanno dovuto snaturare le proprie caratteristiche , facendo arrabbiare quelli seduti in panchina ? Esonerare Marino, sostituirlo con un traghettatore, fare ritornare Malesani , si potrebbe solo fare più danni? Importante in questa settimana avere un solo obiettivo battere il Parma.

A questo punto meglio erigere tutti un fronte comune, fare alla svelta 10/12 punti, salvare il salvabile e prepararsi a rifondare la squadra e pianificare, organizzare. Una parola, programmare, che manca dal vocabolario rossoblu dai tempi di Gasperini, uno che avrà avuto i “mal di pancia” ma con idee chiare ! Gilardino è Gilardino la sua assenza è un buon alibi, ma sulla panchina del Chievo erano seduti due attaccanti: Moscardelli e Paloschi , e in quella del Genoa solo Ze Eduardo non visto dal tecnico di Marsala. Fra l’altro senza Gilardino il Genoa nel girone di andata ha fatto 21 punti in 16 partite di (culo per qualcuno) : basterebbe solamente ripeterli, con qualsiasi modalità, per stare tranquilli, senza aspettare il “grifone fenice”. ( lino marmorato)