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01
Ago
2009

SCUOLE ISOLA DíELBA: ALLARME ORGANICI

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Allarme organici dalle scuole situate nelle isole minori: “Abbiamo rilevato una discriminazione nelle scuole dell’Elba rispetto alle realtà continentali –denuncia Jachen Gaudenz, Presidente dell’Associazione Genitori A.Ge. Arcipelago Toscano- dove, forse per mantenere nella propria sede il personale di ruolo e non costringerlo a trasferimenti in sedi disagiate, sono stati operati tagli più ridotti”.

Ecco allora scattare la lettera-denuncia indirizzata al Ministro Gelmini, agli Uffici scolastici di Livorno e della Toscana, ma anche ai Presidenti di Provincia e Regione e all’Assessore regionale all’istruzione Simoncini, decisa dal Consiglio d’Istituto dell’I.S.I.S. Foresi di Portoferraio, di cui Gaudenz è il presidente.

Il Consiglio d’Istituto del Foresi ricorda alle autorità preposte che le Circolari ministeriali prot. 9027 del 17/6/09 e CM 63 prot. 10042 del 6/7/09, consentono deroghe a tagli indiscriminati e fa presente che l’Istituto è diviso in sedi plurime, ha attività in cui è indispensabile la presenza degli assistenti tecnici (istituti professionali), mentre il Liceo Scientifico è sede del Piano Nazionale d’Informatica PNI. Tutti i crismi insomma per mantenere quell’assistente tecnico indispensabile per il buon funzionamento della scuola, e rispettare la delibera della Giunta esecutiva dell’Istituto in merito.

Degna di nota la lettura del Consiglio d’Istituto a proposito della dispersione scolastica: “La scuola elbana soffre da decenni di gravi carenze e decurtazioni pesanti e sistematiche di figure professionali indispensabili al regolare svolgimento delle attività didattiche e amministrative, essenziali per offrire una qualità minima di formazione scolastica –si afferma nella lettera- Da anni si parla di dispersione scolastica, di abbandono precoce della frequenza scolastica, della necessità di formazione e preparazione degli alunni. Tutto questo sembra abbia rilevanza solo per costruire progetti, fare seminari, istituire commissioni parlare, incontrasi, concertare un consumo ingentissimo di energie e risorse, ma poi, all'atto pratico, è minima la ricaduta sugli studenti”.

“Per noi è indispensabile mantenere l’organico indipendentemente da chi lo potrà occupare – conclude Gaudenz- In sostanza siamo sempre i più penalizzati perché fino ad oggi avevamo personale precario ed oggi, grazie a questa particolare situazione, siamo i primi a subire i tagli”.