NICOLO' PAGLIETTINI, UN GIOVANE CHIAVARESE ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA
C'era anche il piccolo Nicolò Pagliettini, di Chiavari, alla grande Festa del cinema di Roma. Nicolò (che è seguito dall'istituto genovese David Chiossone) era tra gli attori non protagonisti di "Rosso come il cielo", l'ultimo lavoro del regista Cristiano Bortone.Il padre di Nicolò, Fabrizio Pagliettini, fa parte dell'Associazione genitori ragazzi non vedenti, che collabora attivamente con lo stesso istituto Chiossone.
Il film è ispirato alla storia vera di Mirco Mencacci, un non vedente, che oggi è diventato un montatore del suono di grande talento. "Rosso come il cielo" porta quindi sul grande schermo il tema della cecità: nel cast anche 40 giovani attori non vedenti, individuati con l'aiuto delle associazioni che si occupano di questo particolare tipo di disabilità in tutta Italia. La pellicola, scelta come Evento speciale Unicef, è stata presentata ufficialmente nei giorni scorsi alla Festa internazionale del cinema di Roma: uscirà nelle sale di tutta Italia agli inizi del 2007.
A Roma la critica ha riconosiuto al film una grande potenzialità didattica e la capacità di promuovere i valori fondamentali della tolleranza e dell'integrazione della diversità. I 40 bambini non vedenti o ipovedenti, tutti sui 10 anni, scelti per il film, hanno interpretato i giovani frequentatori di un collegio frequentato anche da Mirco Mencacci. L'esperimento del film è riuscito così bene da portare a una produzione aggiuntiva: "Altri occhi". Si tratta di un documentario-backstage, che racconta l'amicizia nata sul set tra due dei giovani interpreti.
Mirco Mencacci, la persona realmente esistente cui si è ispirata la pellicola, è diventato cieco a 10 anni, a causa di un incidente.Negli anni 70 esistevano ancora le scuole speciali per i portatori di handicap, e quindi Mencacci fu costretto a frequentare un "istituto per ciechi": una specie di recinto, un mondo separato dalla vita "normale". Il giovanissimo Mirco potenzia gli altri sensi, e quando qualcuno gli dà un registratore a bobine, scopre che tagliando e incollando diversamente spezzoni di nastro magnetico può ottenere effetti speciali e raccontare storie diverse. Oggi, con l'elettronica e i computer, sarebbe stato più facile...
Paolo Fizzarotti