Dopo il clamoroso successo riscosso sul mercato francese, la traduzione italiana del libro di Katia Lafaille “SENZA DI LUI” è ora in libreria, 98° titolo della prestigiosa collezione “I Licheni” della Vivalda Editori.Una storia vera, coinvolgente, emozionante. Jean-Christophe Lafaille, uno dei più grandi alpinisti della sua generazione, scompare a 7600 metri sul Makalu nelgennaio del 2006, quasi in vetta al suo dodicesimo ottomila. La moglie – Katia – racconta in un’autobiografia la sua vita prima e dopo il traumatico avvenimento. Dopo un’infanzia difficile, un’adolescenza ribelle e un matrimonio lampo a 18 anni, affronta incredibili avventure alpinistiche, in bicicletta e con il parapendio.
Fino all’incontro decisivo della sua vita, quello con il grande alpinista Jean- Christophe. Di lui è stata contemporaneamente per dieci anni amica, moglie, manager; ed è anche madre affettuosa di due bambini, Jeremy e Tom, quest’ultimo figlio di Jean-Christophe.
L’avvincente libro si articola su diversi piani.
Al di là dell’apparente semplicità della narrazione, si può intravedere in filigrana uno spaccato a tratti impietoso del mondo della montagna, in particolare quello professionistico, troppo spesso
idealizzato e in realtà specchio fedele della nostra società ipertecnologica, aggressiva e competitiva.
D’altro canto esce fortemente caratterizzato l’amore per l’ambiente incontaminato dei grandi spazi americani e sudamericani, scenario delle avventure in bicicletta dell’atleta Katia, che oggi – elaborato il lutto per la scomparsa del marito – ha ripreso a vagabondare per le grandi praterie americane con il piccolo Tom al seguito. Di questa nuova fase della sua vita, Katia offre testimonianza nell’ultimo capitolo, aggiunto appositamente per l’edizione italiana, dal titolo
“Vivere per me stessa”.
Ma il libro si può anche leggere come una grande storia d’amore, dell’intesa profonda tra due persone tra loro molto diverse, che hanno trovato il loro punto di equilibrio, mescolando vita privata e vita professionale, lavoro e avventura, romanticismo e concretezza.
Per i lettori appassionati di alpinismo, il libro è una preziosa testimonianza dell’himalaysmo di oggi, con tutte le sue contraddizioni ed esasperazioni, raccontata da chi l’ha vissuta in prima persona.
( Paolo fizzarotti)