Stampa
06
Apr
2020

Carta contro digitale: giornali e riviste ripopolano le edicole in tempo di pandemia

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Questo nemico invisibile, che da quasi un mese ci ha costretti tutti a rifugiarci nelle case ed evitare il contatto, è stato responsabile di numerosi cambiamenti nella vita e nelle consuetudini di milioni di persone. Per la maggior parte, ha messo a dura prova molte delle più consolidate abitudini che popolavano le giornate di tutti gli italiani. Il caffè al bar con i colleghi, le passeggiate in centro tra la confusione e lo shopping, la birra con gli amici, magari dallo stesso bicchiere. Tutto ciò che è da sempre parte di noi, le strette di mano, i baci nei saluti ed ogni occasione spesa in compagnia, ha subìto un brusco ridimensionamento fino ad arrivare al divieto totale per un periodo dalla durata incerta. Gli italiani, in tempo di pandemia, non possono più essere il popolo caloroso fatto di abbracci e gesti amichevoli. L’Italia, al tempo del Coronavirus, ha mostrato i suoi limiti ma anche i suoi punti di forza. Da un lato, questa emergenza che ha costretto ad abbandonare le più care abitudini, ha fatto sì che gli italiani si adattassero e reinventassero per accorciare le distanze imposte dai decreti, grazie all’ausilio della tecnologia e delle novità digitali soprattutto in termini di lavoro e formazione. Dall’altro lato, però, c’è ancora un’Italia che non intende lasciare indietro quelli a cui la tecnologia non è ancora familiare o che prediligono, nonostante tutto, i supporti informativi di vecchio stampo. Non è un caso, infatti, che tra le attività che hanno potuto mantenere i battenti aperti, perché considerate necessarie, figurino sia i negozi di elettronica e informatica che le edicole.

 

Giornalai in trincea: riviste, giornali e cruciverba per combattere l’isolamento

Mentre, in altre parti del mondo, i Governi hanno bloccato la stampa e imposto la chiusura totale del settore, in Italia anche l’editoria ha subìto una forte battuta d’arresto, ma qualcuno è riuscito a reinventarsi e continuare, seppur parzialmente, con la propria attività “di carta”. Anche le edicole scendono “in trincea”. Come i medici e gli infermieri sono in prima linea per la salute, gli edicolanti lo sono sul fronte dell’informazione aggiornata e puntuale, fresca di stampa ogni mattina per gli affezionati lettori. In questo contesto, riviste, cruciverba ma anche buste per bambini e pagine da colorare sono tornati alla ribalta, in barba alla tecnologia, come diversivo contro noia di giornate tutte uguali, chiusi in casa. In tempo di pandemia, quindi, il popolo italiano si è diviso tra chi ha sfruttato le innovazioni digitali in ogni forma e chi, invece, è ritornato alla cara vecchia carta stampata. In mezzo, non mancano quelli che, per necessità o virtù, si sono serviti di entrambi i supporti. Gli studenti universitari, ad esempio, e soprattutto i laureandi che hanno dovuto rinunciare alla radicata quanto cara abitudine della sessione di laurea in compagnia di amici e parenti. In questo marzo particolare, infatti, le discussioni di laurea si sono svolte solo in modalità telematica, in video conferenza e tutti a debita distanza. Niente scartoffie, quindi. Anche se i più tradizionalisti non hanno voluto rinunciare alla copia cartacea della tesi di laurea, meritato trofeo dopo anni di sacrifici, e si sono rivolti ai servizi di stampa online (in mancanza delle copisterie che hanno dovuto chiudere i battenti) per vedersi recapitata la tesi rilegata direttamente a casa. A tal proposito, i professionisti della stampa online come BitPrint, hanno ben pensato di offrire agevolazioni e sconti a quanti desiderano continuare ad usare il servizio per stampa di riviste punto metallico, libri, cataloghi e tanto altro, con consegna a casa in sole 48 ore. Grazie alla consegna a domicilio sono molte le attività commerciali che non si sono fermate e hanno continuato a garantire il servizio. È così che anche le edicole si sono rimesse in moto, portando l’informazione direttamente nelle case degli italiani. Oltre ogni tecnologia, questo è un chiaro segno che il declino della carta stampata è ancora lontano.