Stampa
25
Set
2018

Come studiare l'arredamento di una farmacia

Pin It

Tra gli aspetti che contribuiscono al successo o all'insuccesso di un'attività commerciale c'è anche l'arredamento dei suoi locali: esso, infatti, incide sulla resa estetica complessiva, e quindi sul modo in cui l'attività si presenta ai clienti, sia quelli vecchi e fidelizzati che quelli nuovi. Tale assunto è valido per qualsiasi genere di attività, e a maggior ragione per quelle che offrono dei prodotti da comprare: la collocazione degli articoli e la maniera in cui essi sono esposti condizionano le decisioni di acquisto. Tra tali attività, vanno annoverate anche le farmacie: il loro arredamento deve essere sinonimo di igiene e di professionalità, trasmettendo una sensazione di cura e pulizia, ma comunicando anche gli standard più elevati in termini di efficienza, di cordialità e di accoglienza.

 

L'organizzazione degli spazi

In qualsiasi progetto farmacia, dunque, una particolare attenzione deve essere riservata all'organizzazione degli spazi, i quali devono risultare originali e gradevoli sotto il profilo visivo; non deve essere compromessa, però, la funzionalità del layout. Insomma, l'impatto generale deve catturare l'attenzione e suscitare la curiosità non solo di chi entra in farmacia, ma anche di chi la guarda da fuori: è per questo che anche la vetrina va allestita con la massima precisione. Arredare una farmacia è molto più impegnativo di quel che si potrebbe immaginare, sia che si parli di un'attività che deve essere ancora aperta, sia che si tratti di rinnovare dei locali che già esistono. La ricerca della produttività deve ispirarsi al principio della bellezza funzionale.

I mobili autoportanti e gli espositori

Tra gli elementi su cui ci si deve concentrare per l'arredamento rientrano, senza alcun dubbio, i mobili autoportanti, a cui si deve ricorrere per sfruttare in modo intelligente e conveniente gli spazi centrali, che non di rado non vengono utilizzati. La soluzione più tradizionale è quella che si basa sul modello a blocco unico, con mensole in legno o in vetro che assicurano profondità. L'attenzione all'equilibrio delle forme e all'armonia del design deve essere sempre massima, anche nel momento in cui si scelgono gli espositori.

Molti modelli sono dotati di mensole la cui altezza può essere regolata come si vuole, in base alle necessità: una peculiarità che torna utile, per esempio, se si ha intenzione di porre l'accento su questo o quel brand. L'aggiunta di cartelli in alto per la definizione delle categorie dei prodotti consente ai clienti di trovare subito ciò di cui hanno bisogno orientandosi senza difficoltà, ma vale la pena di prendere in considerazione anche l'ipotesi di ricorrere a speciali grafiche o a vetri verniciati per decorare. Le finiture laminate o laccate sono da preferire per gli espositori che accolgono i prodotti di erboristeria e, più in generale, le soluzioni naturali.

Il banco cassa

Anche il banco cassa ha un ruolo importante, se non addirittura decisivo, per la fidelizzazione del cliente: esso può essere ritenuto addirittura l'anima di tutta la farmacia, e deve essere sfruttato per trasmettere una sensazione di affidabilità e di professionalità. Si può decidere di collocarlo all'inizio del percorso, in modo tale che dopo essere stati serviti i clienti possano dare un'occhiata agli articoli presenti nella zona self service. In alternativa, il banco cassa può essere posizionato alla fine del percorso. Tutto dipende, ovviamente, dalle geometrie degli spazi con cui si ha a che fare: a prescindere dalla soluzione per la quale si decide di optare, quello che conta è che il banco venga valorizzato. Un'idea può essere quella di un banco cassa con la parte frontale illuminata in laminato, purché tale accorgimento sia in linea con lo stiledel resto dell'ambiente.