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21
Lug
2007

PONENTE VARAZZINO : LE REAZIONI ALLE DICIARAZIONI DEI POLITICI

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Il confronto avviato con i nostri sostenitori, e con quanti ci seguono leggendo le pagine online sul Web, ci ha fornito una serie di suggerimenti, indicazioni e considerazioni, sulle ultime dichiarazioni e prese di posizione dei politici varazzini. Come da consuetudine le sintetizziamo in una news, da condividere con tutti e, in particolar modo, con quei Politici interessati a valutare e tenere conto del pensiero, di chi li ha eletti a ricoprire cariche in seno alla Pubblica Amministrazione.

I leaders politici nazionali non danno il buon esempio, questo è vero, lo stiamo vivendo un giorno dopo l’altro, sulla nostra pelle; un duro scontro e una contrapposizione che esaspera il normale confronto politico e mortifica l’impegno di chi vorrebbe adoperarsi per lavorare nell’interesse del paese. Noi, ingenuamente, pensavamo che a livello locale si potesse continuare a mantenere toni bassi, incanalando la dialettica entro i classici binari, a volte paralleli a volte convergenti, fino ad intersecarsi per percorrere alcuni, e perché no, molti tratti assieme, anche se con destinazioni finali diverse.

Varazze assiste, come purtroppo succede anche in altre località liguri, e suo malgrado, a uno spiacevole quanto inopportuno prolungarsi di un confronto tra politici di opposte fazioni, ma anche tra appartenenti alla stessa coalizione, che è diventato troppo spesso aspro e duro. Troppi contrasti e arroccamenti su posizioni e scelte che meriterebbero una più ampia condivisione, e il serio coinvolgimento della cittadinanza attiva.

L’esasperazione delle divergenze, quelle sane e necessarie per migliorare e migliorarsi, con una sempre auspicabile civile, e salutare discussione, ha generato il tarlo della negazione e del rifiuto del collega dissenziente, diventato avversario “senza se e senza ma”, come usava dire un noto sindacalista. Non possiamo evitare un accenno ai richiami personali, palesemente astiosi, da qualunque parte politica arrivino; non vorremmo mai sentirli.

Concordiamo pienamente con il Signor Sindaco, quando ci scrive che Varazze non ha mai avuto tanti cantieri aperti o in via di definizione, e un’ingente cifra di finanziamenti destinati a migliorare e rendere più sicuro e vivibile il territorio. Certo che ne siamo a conoscenza, ed è giusto pubblicizzarlo a fare in modo che tutti i cittadini ne siano informati. Il merito appartiene a questa Giunta ed a quella precedente, che ha diligentemente preparato i relativi piani e progetti. Noi sappiamo apprezzare e complimentarci per questo. Ciò però non giustifica, e non può annebbiare le menti; altre iniziative e situazioni hanno generato ad un clima di tensione, che non giova a nessuno.

Questo modo di fare politica, il clima di tensione e scontro, non ci piace; lo ripetiamo da un po’ di tempo. Non ci piace perché contribuisce ad escluderci, o meglio, a non farci partecipare alle scelte e decisioni che riguardano il nostro futuro. Non ci stiamo ad essere presi in mezzo al fuoco incrociato. Vogliamo poter dialogare con tutti, e da tutti essere ascoltati con sincera fattiva collaborazione.

Un lettore ci ha scritto che “Il potere è del popolo”. Dove, quando, come? A noi sembra di assistere ad un’altra consacrazione: “Il potere è nelle mani di chi ha il diritto d’esercitarlo”. Pensiamo che, per garantire questo diritto del popolo, occorrerebbe che qualcuno, un moderno “eroe”, trovasse il modo di evitare che “Il diritto del popolo” continui ad essere trasformato in “Il diritto sul popolo”.

Proprio così. Questa è la sensazione che prova la maggioranza di noi cittadini che abbiamo partecipato e animato il dibattito. Ci sentiamo usati, manovrati, ignorati e usurpati dei diritti più elementari. Un primo esempio: complicare sistematicamente e scientificamente la partecipazione del cittadino alla vita politica del proprio rione e paese. Altro preoccupante ed esplicito esempio d’attualità nazionale: la mancanza di rispetto e considerazione per il cittadino; prima il “tesoretto” c’era, tanto che “bisticciavano”, a non finire, per come e a chi destinarlo, oggi si scopre che non c’è più, ma si continua lo stesso a discutere su come ripartirlo.

Non ci piace proprio, un modo di fare politica che riesce a penalizzare tutti, anche quelli che erroneamente pensano di trarne un momentaneo beneficio o vantaggio.

Abbiamo evitato di portare esempi d’argomenti oggi in discussione nella nostra città, non c’interessa di contribuire ad esasperare gli animi, anzi, ci piace considerarci cucitori e rattoppatori. Se chi dovrebbe mediare, persevera invece ad agitare “scuri e scimitarre”, si prospettano tempi difficili per tutti, nessuno escluso.

Continueremo a chiedere, agli Amministratori cittadini e a tutti i politici e associazioni varazzine, in quanto è la volontà emersa dal dibattito intrattenuto con i nostri sostenitori e lettori, di poterci confrontare serenamente su tutto quello che riguarda il futuro del nostro quartiere e della città. Vogliamo ricoprire un ruolo d’attiva partecipazione nella trasformazione del nostro quartiere. Continueremo pertanto l’opera di sensibilizzazione nei confronti delle Forze Politiche, e verso gli abitanti del quartiere e della città, incrementando gli interventi sui vari argomenti, con news e pubbliche assemblee.

Firmato: Il direttivo.