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04
Lug
2007

AGRITURISMO LIGURIA: AD IMPERIA CRESCE L' OFFERTA

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Aumentano gli agriturismi associati CIA in provincia di Imperia
144 pagine di descrizione del territorio e di presentazione delle strutture agrituristiche: è stata presentata presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio la Guida all’ospitalità alla cultura e al territorio delle Aziende Agrituristiche CIA della Provincia di Imperia. Un volume gradevole, stampato su carta riciclata, realizzato dal Settore Agriturismo della Confagricoltura, diretto da Tiziana Giudici, con la compartecipazione finanziaria della Camera di Commercio. Con questo strumento la Confagricoltura vuole promuovere i propri aderenti che hanno parzialmente riconvertito le proprie aziende, trasformandole da aziende agricole ad aziende agrituristiche.
 
L’occasione si è prestata per fare il punto della situazione sul rapporto tra turismo e agricoltura, considerata la presenza di alcune tra le più autorevoli personalità provinciali dei settori: il presidente provinciale Confagricoltura e presidente dell’UCFLOR/Mercato dei Fiori di Sanremo Riccardo Giordano, il presidente della Camera di Commercio d’Imperia Beatrice Parodi, il vice presidente della Amministrazione Provinciale e Assessore al turismo Franco Amadeo e l’Assessore Regionale all’Agricoltura Giancarlo Cassini.
 
Se da un lato Giordano ha sottolineato “che questa guida viene pubblicata a 10 anni di distanza dalla prima: allora gli agriturismi erano una quindicina, oggi ci sono 213 aziende in provincia iscritte all’Albo regionale degli agriturismi, di cui 120 sono già attive e 50 (quelle appunto iscritte alla Confagricoltura) sono presenti nel volume”, e che “il settore va molto bene nonostante le numerose attività di controllo, dal quale non sono emerse irregolarità”, dall’altro Beatrice Parodi ha voluto sottolineare “l’inversione di tendenza nel settore turistico, visto che oltre ad essere aumentato il numero degli agriturismi, è anche aumentato il numero degli hotel 3 e 4 stelle, mentre i 5 stelle sono passati da 1 a 2”.
 
In particolare, Beatrice Parodi si è soffermata sulla qualità: “Abbiamo un territorio particolarmente bello, ma piccolo, e per differenziarci dobbiamo puntare sulla qualità. La Giunta Camerale ha approvato il Progetto Quality Country Imperia, con il quale saremo sempre più impegnati nella ricerca e nel sostegno della qualità”.
 
Dedicato alle prospettive di sviluppo dell’offerta agrituristica all’interno del Sistema Turistico Locale l’intervento di Franco Amadeo: “Stiamo lavorando ad un progetto unico e vogliamo fare sistema. In questo sistema si inseriscono le strutture agrituristiche che rappresentano il 25% dell’offerta turistica dell’entroterra. Occorre tenere conto che l’insieme delle strutture turistiche della provincia offre nell’anno quasi 9 milioni di presenze disponibili e ne utilizza solo 3,3 milioni. Significa che dobbiamo migliorare la qualità, aumentare il numero delle strutture, ma anche aumentare il numero delle presenze, presentando un luogo unico, un sistema, che sia riconoscibile per tutte le sue offerte turistiche, che sono molte in un territorio piccolissimo. Per farcela – ha concluso Amadeo – dovremo cercare nuove risorse ma anche mettere a sistema le tante risorse che già ci sono, lavorare tutti nella stessa direzione e senza personalismi. Il nostro entroterra è bellissimo e gli agriturismi sono una perla della nostra collana”.

Giancarlo Cassini ha chiuso la serie di interventi parlando della Legge regionale di riforma degli agriturismi, approvata in Giunta Regionale proprio il giorno precedente: “La vecchia legge dimostrava gli anni che aveva ed abbiamo provveduto a riformarla, prima però abbiamo provveduto ad approvare la legge sugli itinerari dei profumi e dei sapori, per la quale esistono già 2 progetti in provincia d’Imperia. Con la nuova legge si determina che il 51% dell’attività deve essere attività agricola e che la fattoria didattica si può fare anche essendo solamente azienda agricola”. In riferimento al Sistema Turistico Locale, Cassini ha concluso dicendo di essere “molto contento che si parli di STL come struttura unica, dentro la quale anche gli agriturismi dovranno trovare voce ed espressione, anche perché il 25% del movimento turistico oggi si basa sull’enogastronomia”.